Ecco i primi dati frutto dei registri dematerializzati:Cantina Italia, bollettino n°1

I dati sono stati pubblicati sul sito del Mipaaf in questi giorni (link al sito) e ci descrivono , seppur con le dovute precisazioni, lo stato delle giacenze italiane. Tale fotografia dunque non tiene conto di tutte le realtà esonerate dalla tenuta dei registri di cantina (tema approfondito nella sezione “Legis” di questo sito), ma è in grado di fornire un primo punto di partenza concreto (perché basato su dati reali e non su stime) per “monitorare” lo stato di salute del sistema produttivo italiano. Dai dati si evince che circa la metà delle giacenze (vedi grafico 1) è costituita da vini a DOP, segno inequivocabile della forte tendenza italiana a produrre vini di qualità. I vini IGP rappresentano circa un terzo del totale (28%) mentre i vini senza DOP/IGP sono al 22%. Solo l’1% dei vini è costituito da vini varietali.Grafico 1 giacenze

Riguardo al colore dei vini DOP in giacenza (grafico 2), sono i vini rossi ad essere maggioritari (53%), seppur con uno scarto non molto marcato rispetto ai vini bianchi. I rosati rappresentano una nicchia dell’1%.Grafico 2 DOP

Analizzando invece le giacenze dei vini a IGP in base al colore (grafico 3), è ben evidente il peso maggiore dei vini rossi  (56%) rispetto ai vini bianchi, ed una percentuale che possiamo definire interessante dei vini rosati.Grafico 3 IGP

Nei prossimi giorni analizzeremo con maggiore dettaglio i vini a DOP e IGP con un focus specifico sulle denominazioni.

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